A PHP Error was encountered

Severity: Notice

Message: Only variable references should be returned by reference

Filename: core/Common.php

Line Number: 243

A PHP Error was encountered

Severity: Warning

Message: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /htdocs/public/microcreditofse/system/core/Exceptions.php:170)

Filename: libraries/Session.php

Line Number: 671

Fondali marini monitorati H24: c'è Amerigo, robot targato Cnr | | Sviluppo Campania

Notizie

Fondali marini monitorati H24: c'è Amerigo, robot targato Cnr

06 marzo 2013

 

 

 

Un vero e proprio laboratorio in miniatura in fondo al mare, completamente realizzato in Italia, permetterà di indagare le condizioni di salute dei fondali minacciati dall'inquinamento degli scarichi industriali e civili, oltre che di monitorare i siti di stoccaggio in mare dell'anidride carbonica. Si tratta di Amerigo, il veicolo robotizzato nato dalla collaborazione tra Rse (Ricerca sul sistema energetico )e l'Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr. Grande quanto due lavatrici messe insieme per un peso complessivo di 300 chilogrammi, questo esploratore dei fondali è costituito da un'intelaiatura in acciaio inox a forma piramidale che supporta tutti gli strumenti necessari per raccogliere campioni ed eseguire analisi sott'acqua. A questi si aggiungono le zavorre e una serie di "cervell" elettronici che permettono al veicolo (meglio definito come lander) di essere del tutto indipendente: Amerigo è, iinfatti, capace di raggiungere i 6mila metri di profondità in completa autonomia e senza l'utilizzo di cavi di collegamento. Una volta raggiunto il fondale, Amerigo segrega l'acqua all'interno di contenitori a fondo aperto (le cosiddette camere bentiche). Dopo aver chiuso i coperchi delle camere, l'acqua incubata viene prelevata da un sistema di ampolle e siringhe. I campioni possono essere "assaggiati" già sul fondale, perchè Amerigo è' in grado di analizzare parametri come la concentrazione di ossigeno e il pH, oppure possono essere riportati in superficie per analisi più complesse. Conclusa la missione, il lander perde la zavorra e risale: una volta raggiunta la superficie, attiva il sistema di localizzazione satellitare e comunica alla nave le sue coordinate per poter essere recuperato.